Beacon Hill, seconda parte

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Visto come a pochi passi di distanza si passa dal bosco di abeti e sequoie ad una piazzetta con mille aiuole colorate? Ci sono anche dei banani nani, incredibile a questa latitudine. I giardinieri lavorano sodo per mantenere sempre verde e lussureggiante tutte le zone del parco che cambia colori a seconda della stagione. Torneremo in autunno ad ammirare i Japanese maples con le loro foglie infuocate. Per ora, ecco una gran varietà di fuori e di colori. Vi avevo promesso che avrei svelato il mistero dei miei fiori preferiti, ebbene sì, sono quelle enormi campanule gialle sulla sinistra. Non ho ancora scoperto come si chiamino, ma farò indagini.

 

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Sono così belli che viene voglia di mangiarli! Sembrano sorbetti al limone o coni alla crema, di quelli di un tempo, quando non si badava troppo alle calorie. Eh, sì, ho una fantasia gastronomica assai spiccata. Mi avete chiesto un blog più bucolico e vi accontento, ma tutta questa bellezza naturale non è il mio forte. Le immagini sono un po’ scentrate, ma se cercate su internet ne troverete di migliori. Mentre mi aggiravo tra le meraviglie naturali, sempre pensando a quel caffè che speravo di gustare di lì a poco sono rimasta piacevolmente sorpresa da gruppo di pavoni. Eccoli.

 

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Si spingono verso l’estremo del parco ignari del traffico e delle macchine posteggiate lì vicino. Cerco di avvicinarmi furtivamente per riuscire ad immortalare la bellezza delle piume e dei colori.

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Passeggia tranquillo, ma non trova nessun soggetto degno del suo interesse, per cui dobbiamo accontentarci di immaginare la bellezza delle piume quando fa la ruota per conquistare la sua dolce metà.

Ci sono ancora tante zone del parco che non abbiamo visto, il roseto, per esempio. Mi rendo conto che il mio smartphone (il correttore automatico italiano l’aveva identificato come mascarpone) non ha la risoluzione necessaria per riuscire a captare la bellezza delle rose e neppure tutte le tonalità di queste rose lilla, un colore che non ricordavo aver visto da nessuna parte.

 

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Belle, vero? Mi ricordano quelle dei parchi di Nervi e mi sento già a casa, protetta dalla bellezza naturale che mi circonda. Un un’aiuola a parte ci sono rose di tutti i colori dal bianco candido all’arancio e al rosso corallo. L’aroma è intenso e inebria il passante che giunge a dimenticare il motivo della visita, ossia il caffè.

Molto più salutare sniffare le rose e contemplare ciò che la natura e il paziente lavoro di decine di giardinieri hanno reso possibile. Mi soffermo tra i fiori e vorrei riuscire a captarne la bellezza. Concludo la visita con un altro laghetto e visto che siamo a Victoria, non poteva che ricordarci della regina a cui è dedicata la città. Eccovi dunque il Queen’s Lake, piccolo, ma pittoresco.Immagine

Dobbiamo ancora andare a visitare i totem e la statua di Terry Fox a mile 0, oltre alla fattoria e la sequoia gigante. Insomma a prendere il caffè non ci sono arrivata, ma mi sono goduta la passeggiata e spero anche voi. 

 

3 thoughts on “Beacon Hill, seconda parte

  1. Bellissimo, questo post mi era sfuggito!
    Quei fiori gialli piacciono anche a me, li ho fotgrafati e messi sul blog nel mio post su Vernazza, neppure io so come si chiamino però!
    Guarda che il tuo mascarpone fa foto fantastiche eh 🙂 Avanti così, finalmente scopriamo Victoria e le sue meraviglie!
    Un bacione amica mia!

    • Ma allora ci sono anche dalle nostre parti. Io non li avevo mai visti. Comunque mi sembrano gelati alla crema, tipo quelli di Guarino. Visto che la fantasia gastronomica non l’ho persa?

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